Bentornati Amici della verdura con “Noi e la Natura”. Oggi parliamo di una pianta molto comune in tutti gli orti, molto coltivata in Italia e come per tante altre piante anche per il sedano la sua storia affonda le radici molto indietro nel tempo.

Le tre tipologie di sedano

  • Sedano da costa: è il più comune. Di questo si usa il picciolo delle foglie e il gambo (detto anche costa). All’interno di questa tipologia ne esistono di varietà a coste verdi, dorate e bianche.
  • Sedano da taglio: del quale si usano le foglie dal sapore aspro e forte.
  • Sedano rapa o di Verona: del quale si usa la grossa e rotonda radice dalla polpa soda e di colore bianco.

Clima ideale e irrigazione

Il sedano predilige un ambiente temperato-caldo. Teme però le basse temperature e la siccità prolungata. 

Ha bisogno di avere un terreno costantemente umido per crescere al meglio e produrre in modo adeguato. Se al sedano viene a mancare l’acqua, il rischio principale è che si indurisca e perda la sua naturale croccantezza.

Le piantine

La tecnica più diffusa oggi per creare un impianto di sedano è il trapianto. Le piantine sono allevate in semenzaio e all’incirca dopo due mesi sono pronte per essere messe a dimora. 

A seconda della scelta dell’ambiente di coltivazione e del periodo di raccolta cambia la durata del ciclo produttivo e del momento di messa a dimora delle piante:

  • Ciclo a raccolta estiva: si attua con il trapianto tra la fine di marzo e inizi di maggio e la raccolta è da giugno in poi.
  • Ciclo a raccolta invernale: si attua con il trapianto a luglio e la raccolta è a fine gennaio.
  • Coltura forzata: si attua in serre o tunnel freddi o riscaldati. Il ciclo può essere autunno-invernale o inverno-primaverile a seconda delle diverse epoche di piantagione e raccolta.

Ricordiamoci sempre di lasciare una buona distanza tra una piantina e l’altra, perché il sedano è molto voluminoso.

Curiosità

  • Esistono testimonianze scritte sull’uso del sedano in ambito medicinale e terapeutico sin dal 1000 a.C.
  • Per gli ellenici  era una pianta sacra e dai poteri magici. Alcune monete ritrovate in Sicilia nei resti dell’antica città greca di Selinunte portano in rilievo le foglie stilizzate di questa pianta.
  • Ippocrate medico e scienziato, considerato il padre della medicina moderna, in uno dei suoi testi medici affermava che il sedano era un efficace rimedio per calmare i nervi ed alleviare i dolori dei disturbi nervosi.
  • Omero nell’Odissea e nell’Illiade parla del sedano come stimolante e farmaco. Nel primo caso la ninfa Calipso lo offre ad Ulisse per invogliarlo a rimanere con lei sull’isola, sfruttando le proprietà afrodisiache della pianta.
  • Omero racconta anche che Achille fece guarire il suo cavallo gravemente malato, facendogli mangiare una pianta di sedano

Il sedano e la salute

Il sedano è un alimento indicato in un sano regime alimentare. Secondo gli esperti un consumo regolare e continuativo può agevolare lo stato di salute di un individuo per l’abbondante presenza di sali minerali e vitamine di cui dispone.

Inoltre abbassa la pressione sanguigna, ha un alto contenuto di vitamina C e quindi rafforza il sistema immunitario, riduce il livello di colesterolo, è diuretico e contiene pochissime calorie. 

Il sedano in cucina

E’ ottimo in molti modi sia crudo che cotto. Le cotture devono essere brevi per non perderne le proprietà nutrizionali. 

Il succo estratto dal sedano è perfetto per condimenti, marinature, emulsioni e salsine con olio extravergine d’oliva, oppure semplicemente aggiunto a succhi di frutta fresca fatti in casa. 

Persino in un drink, come il celebre “Bloody Mary”, la classica costa di sedano, fa la sua grande figura!

Dopo tutte queste informazioni sull’aspetto salutare di questa verdura, credo proprio che mangerò molto più sedano da oggi in poi. E voi cosa ne pensate?

Un saluto da “Noi e la Natura”

Fabiana
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