Oggi il protagonista di “Noi e la Natura” è il radicchio, l’amaro che conquista. E’ facile da coltivare in vaso, veloce da raccogliere, resistente al freddo e decisamente saporito. Vediamo però nello specifico, come trattare questa pianta per beneficiarne al meglio.

Tipologie di radicchio
I radicchi disponibili sul mercato sono molti. Ci sono i radicchi rossi, con foglie di colore rosso intenso e nervature centrali bianche e questi comprendono: il radicchio di Verona, invernale, con foglie rosso vivo, nervature corte e bianche, a formare un cespo fitto e arrotondato; il radicchio di Chioggia, autunnale, con foglie color rosso, ampie nervature bianche, cespo rotondo e compatto; e il famoso radicchio trevigiano, invernale, a foglie strette e allungate color rosso, grosse coste bianche che formano cespi leggeri e poco chiusi.
Poi possiamo scegliere tra i racchi variegati che hanno foglie di color verde, con variegature verdi, rosse o bianche, e si dividono in: radicchio di Castelfranco che è leggermente amarognolo e il radicchio di Chioggia che ha un cespo di forma rotonda. Infine abbiamo i radicchi da taglio che hanno foglie piccole, leggere e allungate, di colore verde intenso e sono tra i più amari, si consumano di solito crudi e sono più facili da coltivare in vaso.

La scelta tra il seme o la piantina
I radicchi da taglio si seminano a settembre-ottobre e dopo 40 giorni possiamo fare il primo taglio. Invece per i radicchi da cespo è preferibile partire dalle piantine.
L’acqua
Ricordiamo che durante la crescita dobbiamo innaffiare poco e spesso, non bagnare le foglie perché si favorirebbero le malattie fungine e non bagnamo il colletto, così evitiamo il marciume radicale. I radicchi da cespo, vanno inoltre concimati ogni 45 giorni all’incirca.
Dove possiamo coltivarli
I radicchi si possono coltivare anche in pieno inverno, ma bisogna stare attenti alle possibili gelate in autunno, subito dopo la semina. Il radicchio da taglio si può seminare in qualunque vaso. Naturalmente la posizione deve essere soleggiata per almeno 3/4 ore al giorno anche in pieno inverno.

Quando possiamo mangiarlo
Il radicchio da taglio impiega solo 40 giorni dalla semina, quello da cespo invece sui 70 giorni e si taglia il cespo alla base. Il radicchio da foglia dobbiamo tagliarlo con un coltello, 1 cm sopra la base, in questo modo potremmo effettuare poi un secondo taglio.
Curiosità
° Il radicchio è un alimento molto leggero e digeribile, consigliato per chi vuole abbassare il colesterolo e disintossicare l’organismo. E’ composto in gran parte da acqua e fibre, ma è ricco anche di vitamine C, K, B e potassio. E’ un eccellente antiossidante e riduce la glicemia.
° L’origine del radicchio è incerta, appare in Italia nel XVI secolo in provincia di Treviso, a Dosson. Era partito come cibo della povera gente e poi grazie a particolari lavorazioni, si è trasformato in un ortaggio pregiato e ricercato. Le prime notizie sicure e documentate risalgono però alla seconda metà dell’800.
La leggenda più famosa raccontata, sulla nascita del radicchio, è di un pensionato di Treviso che da giovane frequentava vecchi agricoltori di Sant’Angelo: tutto era iniziato in un giorno d’inverno, dove un contadino del trevigiano portò a casa dei radicchi di campo ammassandoli in una carriola. Dimenticati in un angolo, una sera, uno degli agricoltori raccolse una piantina dal mucchio ormai marcio ma, tolse le foglie esterne appassite e trovò con sorpresa un cuore sano e dal colore rosso vivo. Quindi un fatto puramente casuale, è diventato un prodotto rinomato.
E voi cosa ne pensate di questo ortaggio invernale?
Un saluto da “Noi e la Natura”

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