Bentornati buongustai del cibo naturale con “Noi e La Natura”, oggi scopriremo insieme tutto quello che c’è da sapere sul Pesco e anche sul suo frutto.
Una leggenda narra che la scoperta dell’albero di Pesco sia merito di un pescatore. Trovato uno strano nocciolo nel ventre di un pesce, decise di piantarlo. Passati alcuni mesi, crebbe una pianta che in primavera si copriva di stupendi fiori rosa. In omaggio all’origine della sua scoperta, il frutto venne chiamato Pesca.

Le più note varietà di pesche.
- Pesca gialla, molto profumata e succosa, spesso utilizzata per le confetture.
- Pesca pasta bianca, ottima nelle macedonie e per i gelati.
- Nettarina o pesca noce, con la buccia liscia, è utilizzata per preparare svariati tipi di dolce.
- Percoca, polpa gialla e molto compatta. Viene spesso utilizzata per le pesche sciroppate.
- Pesca tabacchiera, dalla forma schiacciata, ha la polpa bianca molto dolce e morbida.

Raccolto. Tra le piante da frutto, il pesco è una delle più generose, infatti non è difficile avere il primo raccolto già al secondo anno dalla piantagione e di solito intorno al 4° anno, la pianta è completamente formata e in piena produzione.
Tutte le varietà di pesco sono autofertili, ossia non occorre il polline proveniente da una diversa varietà. L fioritura del pesco avviene all’inizio della primavera, ed è uno spettacolo di fiori color rosa tenero. Le pesche maturano da maggio ad ottobre, ovviamente a seconda del clima e delle varietà.
Il pesco resiste molto bene al freddo invernale, ciò che tollera meno sono le piogge frequenti. In primavera infatti le eccessive precipitazioni possono agevolare la crescita di parassiti fungini che ostacolano l’impollinazione. Invece gravi danni possono essere provocati dalla grandine, specie se durante la piena maturazione dei frutti.
Irrigazione. Dev’essere abbondante nella fase di fioritura, scarsa fino all’indurimento del nocciolo, più forte durante l’accrescimento del frutto e limitata dopo la raccolta.

Potatura. Essendo una pianta di rapida crescita, tende a fruttificare troppo, perciò ogni anno a fine inverno, dobbiamo ricordarci di eseguire una potatura energetica per: contenere lo sviluppo vegetativo, dare un aspetto armonioso, mantenere ben illuminata la parte interna della chioma per evitare che i rami produttivi non siano solo sulla chioma e inoltre dobbiamo accorciare i rametti in modo da ridurre la quantità dei frutti, perché più frutti saranno presenti su ogni singolo ramo, meno grandi saranno le pesche raccolte e anche il gusto non sarà deciso.

L’innesto indicato per il pesco (tra agosto e settembre) si chiama a gemma dormiente. Per questo tipo di innesto, occorre: una marza, ossia un ramo da cui prelevare la gemma, un portainnesto, ossia una pianta sulla quale sarà innestata la gemma, del nastro da innesto e un coltello ben affilato da innesto.
Iniziamo col scegliere rami ricchi di gemme e sul portinnesto praticheremo un incisione a T. L’incisione dovrà tagliare solo la corteccia ed essere della stessa lunghezza della gemma. Inseriamo la gemma e la fissiamo con il nastro.
La cura. In autunno (quando iniziano a cadere le foglie) è opportuno eseguire dei trattamenti mirati, per evitare:
La bolla: malattia che provoca la deformazione delle foglie e quindi la pianta non si sviluppa.
La ticchiolatura: E’ un patogeno fungino che cresce tra le gemme o nella corteccia. Il nerume colpisce foglie e rami.
La cimice asiatica: il suo colore è grigio e le sue punture provocano malformazioni al frutto.
Il trattamento preventivo è: La poltiglia bordolese consentita in agricoltura biologica (argomento trattato nell’articolo del Limone).
Il trattamento durante la primavera, se la pianta è colpita dagli afidi, é: l’olio di neem.
5 curiosità sulle pesche
Una tisana a base di foglie e corteccia di Pesco, aiuta a lenire i sintomi della bronchite cronica, della tosse e della gastrite.
Consigliata anche agli sportivi, contribuisce a reintegrare i sali minerali persi durante la sudorazione.
Il colore della pesca ha ispirato molti pittori, perché si trovano pesche mature nei quadri di Caravaggio, Monet, Renoir e Van Gogh.
E’ stata la Cina il primo paese a coltivare la pesca e tuttora rimane il primo produttore mondiale.
Nella provincia cinese di Haboi sono stati trovati noccioli di pesca risalenti alla dinastia Shang (1570-1045 a.C.).

Dopo tutte queste nozioni, il mio consiglio è uno solo: comprate una piantina e mettete in pratica tutto quello che avete letto, semplicemente perché il Pesco produce tanti frutti e incredibilmente buonissimi. La mia varietà è la pesca dalla polpa bianca, invece quella preferita da mio papà è la pesca noce. Qual è la vostra varietà preferita?
E ricordate che le pesche sono ottime per: la macedonia, su una crostata con crema pasticcera, per la confettura, oppure provate questa farcitura sulla pizza: confettura di pesche, qualche cucchiaino di ricotta, fettine di pesche (molto mature o sciroppate fatte in casa) e un pochino di aceto balsamico…. Successo assicurato per il vostro palato e per i vostri ospiti.
Se avete delle domande, saremo felici di rispondervi e di condividere con voi la nostra esperienza.
Alla prossima settimana.
Saluti da “Noi e la Natura”

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