Il nostro Mare è sotto assedio, tra veleni, turismo ed eccessiva pesca. Inoltre rappresenta un modello dell’oceano globale, poiché le conseguenze di un piccolo oceano come il Mediterraneo potrebbero anticipare quello che accadrà in futuro negli oceani. 

Il mare è sempre più caldo per la conseguenza dei cambiamenti climatici. Nel Mare Adriatico, nei primi 20metri di profondità, le temperature sono aumentate di quasi 2°C negli ultimi 60anni.  Quindi entro il 2100 il riscaldamento medio globale potrebbe superare i 2°C con conseguenze catastrofiche nei nostri mari.  Se si fermassero nel Mediterraneo i punti in cui le acque superficiali in inverno diventano molto fredde, quindi più dense e di conseguenza sprofondando portano ossigeno verso il fondo, le acque in profondità non sarebbero rifornite di ossigeno sufficientemente. Inoltre le prolungate ondate di calore estivo nelle acque superficiali, hanno già fatto strage dagli anni ’90, di gorgonie e di alcune spugne.

Il Mare sta diventando più povero di Pesce, ora la maggior parte del pesce proviene da altri mari oppure è di allevamento. La scomparsa dei grandi predatori, come gli squali, lascia spazio alle specie che occupano la base della rete alimentare: si perde biodiversità, anche per la perdita di habitat distrutti dalla pesca a strascico. 

Il Mediterraneo è il mare più sfruttato al mondo, con il più alto numero di pescato in modo non sostenibile. Tutto questo è iniziato dagli anni ’70 e ad oggi il pescato per il commercio , è il 90% non sostenibile.

Tra le specie più importanti abbiamo: il nasello, la triglia e la rana pescatrice. La loro pesca è 10 volte superiore rispetto ai limiti che permetterebbero il loro ripopolamento. 

Poi ci sono i rifiuti, l’inquinamento e  i veleni prodotti dalle industrie assieme ai fertilizzanti e ai pesticidi agricoli. A questo si aggiunge l’impatto degli scarichi fognari che giungono in mare ancora non depurati, la spazzatura che arriva attraverso i fiumi, le microplastiche e da un gran numero di piattaforme petrolifere, senza contare i naufragi di petroliere.

 

Gli insediamenti costieri sono in continua espansione. Il rischio di innalzamento del livello del mare è sempre più reale e così la costruzione di difese costiere sta alterando ancora di più le coste del Mediterraneo. Il turismo ovviamente non aiuta, nei mesi estivi i rifiuti aumentano in modo esponenziale, le coste subiscono la cementificazione per le strutture turistiche, inclusi i porti per imbarcazioni da diporto. E i fondali marini sono diventati un “autostrada” di migliaia di km di tubature e cavi sottomarini. Tutte queste fonti di disturbo agiscono in sinergia. 

Pericoloso? No, in Pericolo.

Nel Mediterraneo ci sono più di 70 specie di squali e razze: il 10% della biodiversità mondiale di questi animali. Oggi i ricercatori della stazione zoologica Dohrn di Napoli, vogliono tutelare queste razze in pericolo e quindi promuovono sistemi di pesca alternativi che limitino le catture accidentali.

Insomma, è l’uomo il grande pericolo per gli squali. Nel mondo ci sono meno di 10 attacchi mortali all’anno e l’ultimo nel Mediterraneo è avvenuto negli anni ’80. 

Le soluzioni.

1) Depuratori totalmente funzionali ed evitare la plastica monouso che finisce sempre per arrivare al mare . https://pin.it/5GcWWw0

2) La creazione di più aree marine protette, perché se gestite in modo efficace, danno seguito ad un rapido miglioramento dello stato di biodiversità. L’Unione Europea suggerisce la creazione di reti di aree protette, con una gestione delle attività attraverso la pianificazione degli usi dello spazio marittimo.   https://pin.it/1zBUxXh

3) E’ necessario restaurare gli habitat marini, le foreste di macroalghe, le scogliere coralline e gli ambienti profondi danneggiati dalle attività umane. L’obiettivo delle Nazioni Unite è quello di restaurare almeno il 30% degli habitat entro il 2030.

Quindi riassumendo il tutto, non c’è assolutamente tempo da perdere, il mare sta chiedendo aiuto già da diverso tempo e stiamo seriamente rischiando l’estinzione di flora e fauna marina.

Voi cosa ne pensate? Fatemi sapere la vostra opinione e le vostre soluzioni.

Saluti da “Noi e la Natura”

 


Fabiana
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