Bentornati amanti della vera frutta, con “Noi e la Natura”! Oggi parleremo di una gran bella pianta, robusta, forte, dalle grandi foglie color verde intenso e dal buon profumo: Il Fico.

Partiamo subito col dire che i fichi non sono un frutto, bensì un fiore. Gli alberi di fico non fioriscono, perché i fiori fioriscono all’interno del baccello che poi matura nel frutto che mangiamo. Infatti ogni fiore produce un frutto con un solo seme, chiamato achene, e il fico che tutti conosciamo è costituito da molti acheni. In sostanza quando mangiamo un fico, mangiamo tanti frutti perché sono quelli che noi invece chiamiamo semini. Il tutto devo ammettere che mi ha suscitato un po’ di confusione. Mentre il discorso dell’impollinazione è molto molto  particolare. E ora iniziamo a conoscere il Fico.

Clima ideale, Acqua e Terreno. Il fico è una pianta che predilige il clima temperato-caldo (come l’olivo e gli agrumi) e un’esposizione al sole prolungata, mentre è fortemente a rischio se le temperature si avvicinano allo zero termico. Sa’ adattarsi ai vari terreni, anche quelli aridi e con sassi, ma non cresce su quelli troppo umidi o argillosi. Può raggiungere anche i 7/8metri d’altezza e infatti le dimensioni delle foglie sono piuttosto elevate.

Non soffre molto la siccità, perché è dotata di radici abbondanti che possono espandersi alla ricerca del fresco e dell’umido. Quindi non necessita di innaffiature quotidiane, al massimo due irrigazioni a settimana nel periodo estivo e nelle prime ore del mattino o in tarda serata. La concimazione del terreno può essere fatta a fine inverno con lo stallatico. 

La Potatura. Il fico non richiede una potatura annuale, perché se l’equilibrio vegetativo e produttivo è buono, possiamo eliminare solo i rami secchi o rovinati, valutando di volta in volta le condizioni della pianta. L’obiettivo della potatura è quello di: sfoltire i rami troppo fitti per far arieggiare la chioma, eliminare i rami che crescono alla base del fusto (i polloni) e i rami verticali che sono improduttivi (i succhioni), tutto questo ha lo scopo di aumentare il nutrimento alle parti fruttifere della pianta. Queste indicazioni sulla potatura in realtà sono più teoriche che pratiche, perché mio papà dedica veramente pochissimo tempo alla pianta del fico, ma ogni anno mangiamo fichi buoni, grossi e sani.

Il Mistero dell’impollinazione. Siccome i fiori di fico fioriscono internamente, hanno bisogno di un processo speciale per l’impollinazione. Allora entra in azione la minuscola vespa del fico. Solo lei diffonde il suo materiale genetico e la vespa non può vivere senza il fico, perché lì crescono le larve. 

La vespa femmina entra nel fico maschio (che noi non mangiamo) per depositare le uova. Il fico maschio è sagomato per accogliere le uova della vespa che quando entra perde ali e antenne, e non potendo più uscire, muore all’interno. Il ciclo vitale continua con le larve. Le vespe maschio nascono senza ali perché il loro scopo è solo quello di accoppiarsi con le femmine (che sono le loro sorelle) e scavare un tunnel fuori dal fico. A quel punto le vespe femmine portano il polline. Le carcasse delle vespe morte, vengono trasformate in proteine dal fico, tramite l’utilizzo di un enzima. 

 

 

La produzione. La raccolta dei primi “frutti” avviene tra maggio e giugno, si chiamano Fioroni e generalmente sono di grossa pezzatura. La seconda produzione avviene tra agosto e settembre (a lato la foto mostra un fico di agosto) si chiamano fichi veri e sono di pezzatura inferiore ai fioroni.

Importante distinzione! Se le piante producono due volte all’anno, sono definite bifere, se invece producono una sola volta all’anno, sono definite unifere. 

In Italia le coltivazioni di fico, si trovano soprattutto in: Abruzzo, Toscana, Campania, Puglia e Sicilia. 

La pianta del fico inizia a produrre intorno al 5° anno e può sopravvivere sino ai 60anni e oltre.

Curiosità.

  • In alcune zone d’Italia, il latte di fico (quel liquido biancastro che fuoriesce dai frutti acerbi) è un antico rimedio per curare le punture di insetto, lenisce il dolore e attenua il gonfiore.
  • I fichi sono ricchi di vitamina B e K, quindi un eccellente alimento antiossidante.
  • Nel 2006 gli archeologi hanno trovato dei fichi nella Valle del Giordano, datati 11.400 anni. 
  • L’albero dell’Eden, non sarebbe un melo, ma un fico: infatti Adamo ed Eva dopo averne mangiato il frutto, si accorgono di essere nudi e si coprono con le foglie di fico. 
  • Per induisti e buddhisti i fichi sono il simbolo della conoscenza e della verità.

Personalmente le notizie che ho appreso sul fico, sia da mio papà, sia dalle ricerche effettuate, mi hanno entusiasmato…. l’impollinazione poi è un qualcosa di incredibile, perché mai e poi mai avrei pensato ad un iter del genere. 

Voi preferite i fioroni o i fichi veri? Io e mio papà preferiamo i fioroni perché li sentiamo più dolci.

Per ulteriori domande su questa pianta, mi raccomando Scriveteci. 

Vi aspetto la prossima settimana.

Saluti da “Noi e la Natura”

Fabiana
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