UN PO’ DI STORIA
Il Carnevale di Viareggio è una manifestazione che si svolge ogni anno in Toscana, nella città di Viareggio. Nel corso degli anni è diventato uno degli eventi più famosi e attesi in Italia: è riconosciuto come uno dei più grandi carnevali in Europa e vanta una tradizione unica e ricca di storia.
La prima sfilata avvenne nel 1873 nella storica Via Regia, il cuore della città vecchia, in cui cittadini benestanti allestirono delle carrozze per protestare contro l’eccessiva tassazione. Da quel momento in poi la manifestazione si è evoluta in un evento in cui era possibile esprimere liberamente le proprie idee e deridere l’élite.
I primi carri giganti fecero la loro prima apparizione nelle sfilate della fine del XIX secolo. Erano fatti di gesso, tela e legno, ed erano molto pesanti, a differenza dei carri di cartapesta usati oggi.
Con il trascorrere del tempo, il Carnevale di Viareggio è cresciuto di popolarità e ha attirato l’attenzione di artisti e designer locali, che hanno iniziato a creare carri sempre più elaborati e sofisticati. Sono veri e propri capolavori d’arte, realizzati (a partire dagli anni 30) con materiali leggeri come cartapesta, legno e plastica. Oltre alla sfilata dei carri si può assistere anche a spettacoli di strada, balli e concerti che animano la città durante il Carnevale. La festa è anche un’occasione per provare la cucina tradizionale della zona, come le castagnole e le frittelle, dolci tipici di questo periodo.
CHI E’ BURLAMACCO?
Burlamacco è il personaggio mascherato ufficiale del Carnevale di Viareggio. È stato creato negli anni ’30 del XX secolo e rappresenta una maschera tradizionale della zona, conosciuta come “burlamaqui”, nonché il logo del Carnevale di Viareggio.
Il padre è Uberto Bonetti, un artista viareggino che per la sua creazione si ispirò alle maschere della Commedia dell’Arte. Nella figura del Burlamacco riassunse le caratteristiche delle principali maschere italiane dell’epoca: il cappello di Rugantino (una feluca rossa), il mantello nero del Dottor Balanzone, il costume a scacchi bianchi e rossi che assomiglia a quello di Arlecchino, la gorgiera bianca di Capitan Fracassa, il Bottone bianco del Pierrot francese ed il trucco tipico dei clown. Insomma, Bonetti fece una sorta di collage ma gli riuscì così bene che il personaggio dal 1931 è considerato il simbolo del Carnevale di Viareggio. Appare su tutti i cartelloni che pubblicizzano l’evento e compare su molti dei suoi prodotti ufficiali, come bandiere, magliette e gadget.
Oltre ad essere un simbolo, è anche una figura popolare nella cultura toscana, e il suo nome è diventato sinonimo di allegria e divertimento.
IL CARNEVALE DI VIAREGGIO NEL 2023
Nel 2023 Viareggio festeggia il 150esimo anno del suo Carnevale. La festa dura tre settimane, da Sabato 4 Febbraio a Sabato 25 Febbraio. Come da tradizione, si conclude nella settimana in cui cade il Martedì Grasso, che rappresenta il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri.
Dopo i famosi tre colpi di cannone di apertura, i corsi mascherati sono tornati a sfilare sul lungomare. L’evento si concluderà con la tradizionale premiazione del carro più bello e uno spettacolo di fuochi d’artificio.
I TEMI
“Sogni, speranze e desideri di un mondo migliore”, questo il titolo del Carnevale di Viareggio 2023. Quest’anno molto varie sono le tematiche affrontate. La satira politica, che molto spesso ha fatto da padrona nella manifestazione, lascia infatti il posto ai sogni e alle speranze di un mondo migliore. La speranza della pace in tutto il mondo e l’ambiente, in particolar modo l’aspetto dei cambiamenti climatici, sono tra i temi più trattati dalle costruzioni allegoriche.
In concorso ci sono 9 carri di prima categoria, 4 di seconda, 9 mascherate di gruppo, 10 maschere isolate. Vediamo una rapida carrellata dei Carri di prima e seconda categoria.
I CARRI DI 1° CATEGORIA
Jacopo Allegrucci (vincitore in carica in prima categoria) – UNA STORIA FANTASTICA
Un vecchio cantastorie, con fisarmonica e grancassa, accompagnato dal suo fedele cane, racconta una storia lunga 150 anni: la storia fantastica del Carnevale di Viareggio. Arriva con un carrozzone carico di bauli e valigie da cui fuoriescono emozioni e ricordi di un mondo di cartapesta, che continua a farci sognare.
Luca Bertozzi – CARNEVAL DIVINO
La costruzione è un omaggio ai valori simbolico-tradizionali delle origini della festa. Un carro “trionfale”celebra il Re Carnevale, nei panni di Bacco.E’ un’esortazione a godere delle gioie, della bellezza, dell’amore, dei sensi e dei piaceri della vita. La vita andrebbe vissuta come un lungo Carnevale, con la consapevolezza della sua fugacità.
Alessandro Avanzini – PACE ARMATA
Questa costruzione allegorica invita a immaginare un futuro migliore, di pace, per abbattere le frontiere e i muri che dividono l’umanità. Protagonista una bambina che, insieme ai colori della bandiera della pace, simboleggia la speranza di un futuro migliore.
Luigi Bonetti – UNA MACUMBA PER DIRE BASTA
In un mondo che è preda di devastazioni e drammi, di inquinamento fisico e mentale, guerre, pandemie, l’unica soluzione per ritrovare l’equilibrio energetico e vitale perduto è sconfiggere il male attraverso il male. Il costruttore realizza tre gigantesche figure tratte dalle divinità vudù, a cui affida il compito di creare un rito esoterico con il quale sconfiggere tutti i mali del mondo.
Umberto, Stefano e Michele Cinquini e Silvia Cirri – EVOLUZIONE DELLA SPECIE
L’umanità, attraverso un processo involutivo, è arrivata a un punto di non ritorno. L’uomo non può vivere senza combattersi, è una bestia inferocita con tante medaglie appese al petto (invasion, war e altre …). Il Palazzo dell’ONU è sempre più un monolite inerte, che nulla può di fronte al desiderio di dominare.
Fabrizio e Valentina Galli – PIANETA TERRA 2.0
L’opera è un omaggio al Burlamacco realizzato da Renato Galli (padre e nonno rispettivamente di Fabrizio e Valentina) per il Carnevale del Centenario. La Terra sta collassando e l’umanità si sta preparando ad un esodo di massa su un vascello stellare. Terra 2.0, un nuovo Esopianeta, rappresenta la meta. Burlamacco è al timone, Ondina indica la rotta e tanti giovani Pierrot, simbolo del futuro, si imbarcano portando un cuore rosso colmo di amore e speranza.
Lebigre e Roger – RIDI PAGLIACCIO, O L’ARTE DI PRENDERSI SERIAMENTE SUL SERIO
Il clown è nel camerino e si sta preparando per lo spettacolo. Si osserva allo specchio, ma in realtà è immerso in altri pensieri. E’ dubbioso, non sa se riuscirà a divertire ancora una volta il proprio pubblico. Ci farà ridere anche stavolta, oppure sarà lui a ridere del mondo, ormai diventato un circo?
Luciano Tomei – MERAVIGLIOSO
“Meraviglioso” è l’esclamazione di Pulcinella, un uomo semplice colpito come milioni di persone dal male del secolo, la depressione. Un uomo che si sveglia da un incubo e riscopre le meraviglie del mondo. Con leggerezza ci ricorda che la vita è piena di emozioni ed il mondo è “Meraviglioso”, proprio come cantava Domenico Modugno nella sua omonima e celebre canzone.
Roberto Vannucci – IO SONO NESSUNO
L’economia capitalistica, con i suoi spietati meccanismi, può schiacciare e ridurre in povertà chiunque. L’autore condanna la logica del profitto che schiavizza e riduce in miseria milioni di persone. L’autore del carro tiene però aperta la porta alla speranza. I girasoli ne sono il simbolo, indicano la strada migliore verso un ritorno alla luce, dopo anni bui e difficili.
I CARRI DI 2° CATEGORIA
Priscilla Borri – MUSK ATTACKS!
Personaggio protagonista di questo carro è Elon Musk, imprenditore americano, patron di Tesla e Twitter. Autoproclamatosi “Imperatore di Marte”, Musk sta lavorando sulle neurotecnologie per collegare il cervello umano all’intelligenza artificiale.
Con un gioco di parole, l’autrice lascia ad intendere che, forse, più che di un attacco marziano dobbiamo temere la corsa frenetica di quest’uomo alla ricerca di nuovi business, in nome del progresso tecnologico.
Fratelli Breschi – GOODBYE BLUE SKY. L’AMORE VINCE SU TUTTO
La costruzione prende ispirazione da un quadro di Peynet realizzato nel 1942 per cercare di infondere un po’ di speranza alla popolazione devastata dalla Seconda guerra mondiale. La scena raffigura due fidanzati su una panchina avvolti da un’atmosfera idilliaca che viene interrotta improvvisamente dalla comparsa dietro le loro spalle di un mostro demoniaco. A distanza di 80 anni la situazione non sembra essere cambiata e l’inferno continua a nascondersi dietro la felicità. Dapprima distanti, i due fidanzatini si avvicinano, si guardano, si toccano e infine lei si sdraia sulle gambe di lui che le porge un fiore. A questo punto il mostro esce di scena avvalorando quanto affermato da Virgilio: “Omnia vincit amor” (L’amore vince su tutto).
Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi – IL LATO OSCURO
Prendendo spunto dalla saga cinematografica “Guerre stellari“, la costruzione vuole rappresentare allegoricamente l’eterna lotta tra il lato oscuro e quello buono. Il cavaliere Jedi è al centro della costruzione, con la spada laser pronta a difendere i buoni valori. All’improvviso il buio, il fumo ed una musica ad hoc accompagnano l’ingresso del male; una sagoma con una grande maschera nera che aprendosi lascia intravedere tanti dittatori di ieri e di oggi che hanno messo in pericolo la pace del mondo (Hitler, Mussolini, Putin).
Carlo e Lorenzo Lombardi – OCCHIO AL MALOCCHIO… NON È VERO MA CI CREDO
Gli autori forniscono uno spunto di riflessione su un tema molto attuale al giorno d’oggi: la superstizione. In un mondo caotico, interconnesso e ipertecnologico, difatti, appare incredibile che le persone possano essere ancora superstiziose. Frutto di ignoranza o fattore culturale?
In conclusione, il Carnevale di Viareggio è un evento unico nel suo genere, una combinazione di arte, tecnologia e creatività, che richiama visitatori da tutto il mondo per la sua bellezza, la sua storia e la sua tradizione. La cittadina che lo ospita è praticamente a misura di Carnevale, con il suo spazioso lungomare. Se sei in Toscana durante questo periodo, non perdere l’occasione di partecipare a questa festa indimenticabile.
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