Purtroppo, la rete è piena di consigli sbagliati e fuorvianti su come comportarsi quando si decide di adottare il secondo (o terzo) gatto. Consigli che se seguiti possono compromettere un corretto e sereno inserimento ed innescare una convivenza poco felice con gli altri gatti già presenti in casa.
Vediamoli insieme.
1. Non valutare con attenzione l’età e il temperamento del gatto residente. È inutile dirlo ma se vogliamo adottare un cucciolo ed in casa abbiamo un gatto anziano, potrebbero venirsi a creare dei problemi di convivenza.
Un cucciolo richiede grande impegno e molto lavoro da parte dell’umano rispetto ad un adulto, ma al tempo stesso è molto più flessibile e capace di apprendere molto velocemente dalle esperienze di vita all’interno della casa. Si può consigliare l’adozione di un cucciolo a tutte quelle persone che hanno una routine di vita che consenta loro di trascorre con il gattino molto tempo e contemporaneamente disposte ad impegnarsi perché Micio cresca sereno, equilibrato e competente. In questo caso un’adozione di coppia, di due gattini coetanei, meglio ancora se della stessa cucciolata, è la soluzione migliore. Una volta inseriti nel nuovo territorio potranno portare avanti il processo di socializzazione iniziato all’interno del gruppo familiare.
Un gatto adulto è, di norma, meno impegnativo di un cucciolo, ma ha alle spalle un’esperienza di vita che gli ha inevitabilmente formato il carattere in un certo modo. Un gatto adulto è ideale per chi ha una vita frenetica che lo porti spesso fuori casa, oppure perché poco paziente per educare un cucciolo, per chi è disposto ad accettare eventuali comportamenti poco desiderabili che Micio potrebbe aver imparato nella sua vita preadozione e lavorare con dedizione per aiutarlo a adattarsi al nuovo contesto.
Anche in questo caso la soluzione migliore è l’adozione di coppia, magari di due gatti che già vivevano insieme.



2. Non predisporre un luogo riservato e ben attrezzato con tutte le risorse, ovviamente nuove, necessarie per il nuovo arrivato.
3. Entrare in casa e liberare il nuovo gatto così che possa fin da subito avere accesso a tutto il territorio. Il disastro è assicurato!
4. Lasciare il nuovo gatto chiuso nel trasportino in mezzo alla stanza. Altro consiglio (sbagliato!!) molto diffuso in rete e non solo. Gli altri gatti residenti cominceranno a girare introno al nuovo arrivato che chiuso in trappola farà certamente una delle più brutte esperienze della sua vita.
5. Non seguire un piano di inserimento adeguato. Dopo aver lasciato il nuovo arrivato chiuso una notte in una stanza lo si libera per vedere cosa succede. Potremmo essere fortunati. Tuttavia, perché rischiare?
6. Non dare tempo ai gatti di fare conoscenza. Se abbiamo fatto un inserimento corretto, evitiamo di trattare i nostri gatti come fossero dei bambini. Non sgridiamoli se si crea un po’; di tensione, non prendiamoli in braccio nel tentativo di proteggerli. Hanno bisogno di interagire tra loro secondo delle precise regole di comunicazione e di comportamento felino.
7. Non preoccuparsi di una corretta socializzazione dell’adottato con il contesto fisico dell’ambiente in cui viene inserito. Aspetto altrettanto delicato quanto la socializzazione con il gruppo (umano o animale).
Qual è la tua esperienza a riguardo? Hai dato retta ai cattivi consigli di gente inesperta?

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