Bentornati buongustai dei prodotti naturali, in “Noi e la Natura”. Oggi conosceremo due tipi di verdure che si adattano molto bene anche al clima autunnale e invernale, due ortaggi ottimi per la preparazione di torte di verdura e di un contorno un po’ “amarognolo”: la bietola e la catalogna. Ho abbinato queste due verdure, perché sono state coltivate insieme e insieme è avvenuta la prima raccolta. 

 

 

La Bietola e le sue esigenze ambientali. E’ una pianta facile da coltivare perché resiste bene al gelo e infatti la si trova negli orti famigliari di tutta Italia e può essere coltivata fino a 1000m di altitudine. Vista la sua semplicità è una buona scelta anche per chi cura un orto sul balcone. Ha uno sviluppo rapido e alcune varietà sono già pronte per la raccolta dopo due mesi. La bietola non richiede particolari condizioni di terreno, cresce bene anche in quelli poveri. 

Come preparare il terreno. Il terreno è consigliabile lavorarlo con un’aratura profonda (40cm) all’inizio dell’autunno e poi prima di piantare le nostre piantine, lo si lavora altre volte per “sminuzzare” le zolle. E ricordiamoci di concimare il terreno.

Innaffiare. Sempre con moderazione, dosi limitate e ovviamente più frequentemente in estate. 

 

 

La raccolta. Si esegue togliendo le foglie che hanno raggiunto la maturazione, ossia la loro grandezza e spezzandole alla base, la bietola produrrà nuove foglie fino alla fine della stagione.

Per nostra esperienza personale, la bietola può presentare dei buchini sulle foglie dovuti alle lumache, ma nella coltivazione biologica è del tutto normale e non influisce ovviamente sulla qualità del prodotto. Per ostacolare “l’attacco” delle lumache, possiamo mettere intorno alla pianta dei gusci di uova tritati, in questo modo il corpo “molle” della lumaca eviterà questo  passaggio scomodo. E ricordate comunque che questi attacchi possono essere limitati, anche riducendo l’umidità nello strato superficiale del suolo. 

Documentandomi un pochino, ho conosciuto le sue proprietà nutrizionali. Le foglie sono ricche d’acqua, oltre il 94%, hanno un buon contenuto di vitamine A, B e C, sono ricche di sali minerali e hanno un’azione regolatrice per l’intestino. Nella cosmetica il suo estratto è efficace contro le irritazioni della pelle. 

La Catalogna. Le sue foglie hanno un sapore amarognolo. Si tratta di un’insalata di coltivazione semplice, resiste bene anche a temperature piuttosto basse. 

Il terreno. Per quanto riguarda il suolo, la catalogna non è esigente, ma meglio lavorare la terra in profondità con la vanga, prima di piantare le nostre piantine. L’irrigazione dev’essere continua e regolare. 

Le prime gelate. La catalogna viene raccolta solitamente fino a fine ottobre, anche primi novembre, per  proteggere la catalogna dalle prime gelate, possiamo utilizzare il tessuto non tessuto così la salvaguardiamo dal freddo.

Parassiti. Anche per la catalogna è molto facile un attacco da parte delle lumache, sempre risolvibile con “trucchi naturali”.

La raccolta della catalogna avviene tramite il taglio con coltello, le foglie vanno tagliate con delicatezza alle base, in modo da consentire un raccolto successivo. 

Le proprietà della catalogna sono: favorisce la digestione perché il suo sapore amaro favorisce la secrezione dei succhi gastrici, svolge un’azione lassativa e diuretica, è ricca di sali minerali e vitamine A e C, calcio, potassio e fosforo. Secondo uno studio del 2014  le sue radici hanno effettivamente proprietà antinfiammatorie, perché i suoi composti antiossidanti contrastano i radicali liberi. Per beneficiare di tutte queste proprietà, l’ottimale è mangiare la catalogna  cruda, in quanto il calore della cottura deteriora alcune delle sue proprietà organolettiche. E infine si può approfittare di alcuni suoi effetti benefici, anche bevendone l’acqua di cottura. 

 

Quindi riassumendo, la bietola e la catalogna, sono semplici da coltivare, sono forti e possiamo raccoglierne le foglie più volte.

Voi chi preferite tra bietola e catalogna?

Io di sicuro le bietole, perché per me le catalogne sono troppo amare, pur provando a tenerle in acqua fredda 20minuti, prima della cottura. Invece mia mamma e mio papà preferiscono le catalogne, soprattutto ripassate in padella con uno “spicchietto” d’aglio e un filo d’olio extravergine a crudo.

Vi aspetto la prossima settimana con un nuovo tema naturale.

Saluti da “Noi e la Natura”

Fabiana
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